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VICENZA – CATTEDRALE S. MARIA ANNUNCIATA

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La cattedrale di Santa Maria Annunciata è di origine paleocristiana, infatti fu un ambiente dedicato al culto cristiano già nel III secolo, ricavata su un preesistente edificio romano del I secolo.

La chiesa fu ricostruita varie volte e nel 1558 su progetto di Andrea Palladio fu progettata la cupola a doppia calotta, così come il portale laterale di settentrione, entrambi sono inseriti nella lista dei Patrimoni dell’umanità dell’UNESCO.

L’aspetto attuale della cattedrale risale alla metà del Quattrocento, dal 1444 al 1467 fu costruita la facciata gotica, nei secoli successivi continuarono i lavori e i rimaneggiamenti, la costruzione della nuova e attuale abside prese avvio sin dal 1482 su progetto di Lorenzo da Bologna che ideò anche la cappella Trissino.

Agli anni trenta del Cinquecento risalgono due lavori che da alcuni autori vengono attribuiti al giovane Andrea Palladio, l’altare maggiore e il sepolcro di Girolamo Bencucci da Schio, della seconda metà del secolo sono altre opere dell’architetto vicentino, il portale settentrionale e la costruzione del tamburo e della cupola. Seguirono interventi nei secoli successivi, in particolare i rifacimenti neogotici di metà dell’Ottocento, secondo i canoni allora in auge nell’Impero austriaco.

Alla navata centrale corrisponde l’abside, il cui presbiterio, sopraelevato come nelle abbazie di architettura gotico cistercense, ospita moderni arredi liturgici.
Sul fondo la cappella maggiore, di forma poligonale, si innesta sulla cripta e si conclude con la cupola del Palladio.

La zona presbiteriale ospita al centro il preziosissimo altare Dall’Acqua, realizzato in marmi policromi, mentre alle pareti si snoda il sontuoso Paramento Civran, realizzato negli anni 1675-1682, decorato da dodici grandi tele dipinte da alcuni tra i protagonisti della corrente dei “tenebrosi”.

Nella cappelle laterali, di particolare rilievo, il polittico con Dormitio Virginis di Lorenzo Veneziano del 1366, la capella di Santa Caterina con la pala di Bartolomeo Montagna Madonna con il Bambino in trono tra le sante Maddalena e Lucia, l’ancona lapidea di Antonino da Venezia con Incoronazione della Vergine (1448) e la Cappella del Santissimo sacramento con il ciclo della Passione (1587-1589) di Alessandro Maganza.

Intervento

L’illuminazione delle chiese offre numerosi spunti di riflessione, il progetto illuminotecnico per il luogo di culto è di particolare importanza perché la luce è un simbolo religioso.

L’intervento eseguito nella Cattedrale di Vicenza è stato eseguito con un unico importante obiettivo, mettere in risalto i particolari architettonici della struttura con un’illuminazione architetturale non invasiva per mantenere la sacralità del luogo.

Il progetto ha riguardato tutto l’interno della chiesa e la cripta.

L’atmosfera aulica del luogo è rafforzata dall’uso sapiente degli elementi luminosi, i quali donano all’ambiente un tono sacrale, valorizzandone sia elementi architettonici sia luoghi di accesso e passaggio.

Per questo intervento abbiamo eseguito il progetto di un nuovo corpo illuminante, Spot led PLUS, apparecchio di elevata potenza in grado di illuminare dalla cupola del Palladio il Paramento Civran in ogni sua tela, la distanza è ragguardevole, ma grazie al fascio di luce molto stretto che è in grado di erogare siamo riusciti ad illuminare puntualmente il prezioso abside della cattedrale.

In modo analogo lo Spot led PLUS è stato molto utile, grazie alle sue ridotte dimensioni, per l’illuminazione della mensa ambone e la sede del Vescovo, posizionato nell’apertura della volta a croce della navata il proiettore è riuscito nell’impresa di illuminare i simboli liturgici della Cattedrale.

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