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BOLOGNA- BASILICA S. DOMENICO

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CENNI STORICI:

La Cappella di San Domenico custodisce le spoglie di questo santo monaco che dà il nome alla chiesa.

La cappella si apre sulla destra dell’entrata della Basilica e contiene la preziosa Arca di San Domenico.

Fu costruita in stile barocco nel primo terzo del XVII secolo dall’architetto Floriano Ambrosini, che sostituì la più antica cappella gotica duecentesca che ospitava i resti del Santo sin dal 1233 ed è sopraelevata di 1,5 m rispetto al pavimento della Basilica.

È a pianta quadrata e contiene un’abside semicircolare e un tamburo con cupola. Al centro è posta la stupenda e celeberrima Arca.

Le quattro tele addossate alle pareti laterali raffigurano miracoli operati da San Domenico. Le prime due tele dopo l’entrata sono di Lionello Spada (a sinistra) e di Alessandro Tiarini (a destra) e raffigurano, rispettivamente, il miracolo del libro che resiste al fuoco, avvenuto nel sud della Francia, e il miracolo del fanciullo resuscitato, avvenuto a Roma.

Le due tele successive, più grandi, sono di Giovanni Andrea Donducci (detto il Mastelletta) e raffigurano il miracolo della resurrezione di Napoleone Orsini, avvenuto a Roma e il miracolo della resurrezione dei pellegrini annegati, avvenuto nel sud della Francia. Tutte e quattro le tele sono del 1613-15.

Questi episodi miracolosi sono rappresentati anche nell’arca.

L’affresco del catino absidale raffigura la Gloria di San Domenico ed è di Guido Reni (1613-15).

Le sette statue collocate sulla parete di fondo entro nicchie sono di Giovanni Todeschi (1617-31) e raffigurano le 3 Virtù teologali (Fede, Speranza e Carità) e le 4 virtù cardinali (Temperanza, Fortezza, Giustizia, Prudenza).

Una Targa presente nell’abside sotto una delle statue commemora la visita di Papa Giovanni Paolo II (XX secolo).

 

INTERVENTO:

L’oggetto dell’intervento ha riguardato due punti principali:

 

  • Mettere in evidenza grazie alla luce gli aspetti liturgici presenti nella cappella che viene utilizzata per diverse celebrazioni, andando a mettere in evidenza con puntamenti dedicati alla Sede, Ambone e Altare e donando un’illuminazione consona per la preghiera e alle varie funzioni nella zona dedicata ai fedeli.
  • Altro punto molto importante dell’intervento ha riguardato l’esaltazione delle magnifiche opere d’arte presenti all’interno di questa importantissima Cappella andando a valorizzare quanto di già bello era già presente in loco.

Per fare questo abbiamo lavorato con una serie di puntamenti dedicati all’Arca di San Domenico che presenta numerosi particolari da mettere in evidenza, mostrando particolare attenzione a non sminuire le tridimensionalità delle sculture e operando con sapienza per eliminare tutte le ombre che una scultura ricca di particolari come l’Arca di San Domenico presenta.

Altra grande attenzione è stata data al Catino Absidale che presenta un affresco di Guido Reni.

È stato illuminato con una illuminazione indiretta facendo attenzione sia alla temperatura della luce per mettere in evidenza le tinte principali dell’affresco e dando un’illuminazione omogenea su tutto il dipinto   e contemporaneamente facendo molta attenzione a fare in modo che dalla distanza non fossero visibili i corpi illuminanti.

Per quello che riguarda la valorizzazione delle grandi Tele presenti sulle pareti abbiamo lavorato per metterle in evidenza e renderle fruibili in tutti i loro particolari, per fare questo abbiamo evitato di creare spiacevoli angoli di rifrazione della luce, quindi si può godere della loro bellezza da qualsiasi punto di vista senza essere abbagliati.

 

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